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Gli attacchi di panico sono caratterizzati dalla paura che possa verificarsi qualcosa di catastrofico oppure di perdere il controllo senza alcun pericolo reale. Questi attacchi si verificano senza preavviso o motivo evidente e, in casi estremi, sono accompagnati dal timore di morire. Sebbene siano angoscianti e la loro durata vada da pochi minuti a diverse ore, non sono di per sé mortali.

Assistere all’attacco di panico di una persona, magari a noi molto cara, può rivelarsi un’esperienza impegnativa ed è frequente sentirsi impotenti in quella circostanza. Scopriamo allora quali sono i comportamenti da adottare.

  • Osservare i sintomi e cercare aiuto

Se la persona non ha mai avuto un attacco di panico, probabilmente avvertirà diversi sintomi quali palpitazioni e dolori al petto, mal di testa, tremore, sudorazione, formicolio delle dita delle mani, nausea, iperventilazione e vertigini, vampate di calore o brividi. È sempre meglio cercare immediatamente un soccorso medico, soprattutto nel caso in cui l’individuo soffra di asma, diabete o altre patologie croniche.

  • Mettere a proprio agio la persona che ha un attacco di panico

È importante mantenere la calma e portare la persona al sicuro, in una zona aperta e tranquilla. È consigliabile non toccare la persona senza ottenere l’autorizzazione a farlo e cercare di focalizzare la sua attenzione su oggetti oppure compiti costruttivi.

  • Non sminuire oppure negare le paure

Frasi come “stai esagerando”, “è tutto nella tua mente” oppure “non c’è nulla di cui preoccuparsi” rischiano di aggravare il problema. Possiamo però porre domande precise e aiutare il soggetto a riorganizzare i pensieri e a definire la possibile causa dello stato di agitazione, senza giudicare né mettere pressione. Proviamo invece a usare espressioni che facciano sentire la persona meno sola, accolta anche nelle proprie vulnerabilità. Possiamo inoltre incoraggiare a riacquistare il controllo della respirazione, iniziando a contare ad alta voce e incoraggiando la persona a espirare fino al 2, aumentando poi gradualmente fino a 4 e poi a 6.
Molti attacchi di panico sono inoltre accompagnati da sensazioni di calore intorno al collo e al viso: aiutiamo perciò a minimizzare questo sintomo con un oggetto freddo, magari una salvietta bagnata, da tamponare nelle zone interessate.

  • Non lasciare da sola la persona e aspettare che passi

Anche se avvertiamo la sensazione di non essere utili e la persona può sembrare scortese, dobbiamo ricordare che è importante non lasciare da sola una persona che sta lottando per riprendere il controllo di sé. Anche se può sembrare che duri in eterno, l’attacco di panico passerà: rimaniamo perciò accanto al soggetto e cerchiamo – per quanto possibile – di distrarlo dai sintomi.