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La fine delle ferie e il ritorno alla frenesia dei ritmi quotidiani possono diventare un momento traumatico: la sola idea di riprendere l’attività scolastica o lavorativa porta con sé un fastidio che si traduce in insofferenza, stress o disagio tali da rovinare gli ultimi giorni di riposo.

Questa situazione è nota – e riconosciuta – come sindrome da rientro e, secondo i dati ISTAT, colpisce 1 italiano su 10 (quindi circa 6 milioni di persone). Riprendere la vita quotidiana dopo le festività e le vacanze è difficile per tutti, ma in alcuni di noi genera un malessere psico-fisico che si traduce in:

  • Cattivo umore, accompagnato da malinconia, irritabilità, aggressività;
  • Insonnia e fatica a riposare adeguatamente;
  • Sensazione di inquietudine e insoddisfazione;
  • Difficoltà di concentrazione e/o emicrania;
  • Stanchezza, svogliatezza e apatia;
  • Problemi intestinali, dovuti ai repentini cambi di abitudini alimentari.

Prevenzione e contrasto della sindrome da rientro

È opportuno premettere che è normale avvertire un senso di malinconia per le festività appena terminate e che è possibile riprendere la vita di tutti i giorni seguendo qualche piccolo accorgimento.
Un primo valido aiuto può venire dall’alimentazione: è importante riequilibrare il metabolismo depurando l’organismo con un’alimentazione più sana, ricca di acqua, frutta e verdura. Gli alimenti che contengono zuccheri semplici contribuiscono ad aumentare la produzione di serotonina, il neuromediatore del benessere.
Anche il sonno è un nostro alleato: è fondamentale riprendere il regolare ritmo sonno-veglia riportando alla normalità l’orario in cui andiamo a dormire così da assicurare un sufficiente numero di ore di riposo.
Nei primi giorni di rientro è consigliabile non caricarsi di pochi impegni, ma preferire piccoli obiettivi da raggiungere per riprendere il ritmo pian piano. Anche praticare una qualsiasi attività fisica può aiutare a prevenire lo stress da rientro perché aiuta il corpo a eliminare le tossine e allontana i pensieri negativi, mentre coltivare hobby e dedicare tempo a noi stessi contribuisce a non concentrarsi esclusivamente sulle vacanze appena finite.

E se questi accorgimenti non bastassero?

In alcuni casi il malessere da rientro può sfociare in una condizione più seria. È importante non sottovalutare la durata e l’intensità dei sintomi: qualora il disagio si manifestasse in un periodo prolungato e con particolare severità, sarebbe consigliabile una consulenza psicologica.
Lo psicologo può fornire il sostegno necessario, aiutare a riscoprire le capacità di reazione di fronte a situazioni stressanti ed eventualmente indirizzare verso un percorso di psicoterapia.