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Quando l’amore si trasforma in una ossessione che domina la mente e causa sofferenza, parliamo di dipendenza affettiva: si tratta di una problematica legata a emozioni, pensieri e comportamenti delle relazioni amorose.

La dipendenza in una relazione di per sé non è patologica. È normale infatti, soprattutto nella fase dell’innamoramento, che ci sia una sorta di “fusione” con il partner. Questo dovrebbe via via scemare con lo stabilizzarsi della coppia, trasformandosi in una piacevole e duratura autonomia.
La dipendenza affettiva disfunzionale è, invece, uno stato patologico in cui la relazione è vista e di conseguenza vissuta come una condizione indipensabile per la propria esistenza. L’altra/o assume un’importanza tale da dimenticare i propri bisogni e annullare se stessi e questo meccanismo viene portato avanti per evitare la fine della relazione. Si tratta, com’è facile intuire, di una condizione relazionale negativa che provoca malessere psicologico e fisico, caratterizzata dall’assenza di reciprocità nella vita affettiva.

Come riconoscere la dipendenza affettiva

Solitamente, chi manifesta i sintomi della dipendenza affettiva avverte un desiderio di fusione con l’altra/o che perdura nel tempo. Sebbene questa non venga considerata una dipendenza patologica a tutti gli effetti nei manuali diagnostici, può assumere caratteristiche simili alla dipendenza da uso di sostanze. Il soggetto ha, infatti, un forte bisogno di legarsi alla persona da cui dipende e su cui investe tutte le proprie energie, teme di perderla e necessita di continue rassicurazioni. Solitamente il soggetto fatica a identificare i propri obiettivi e bisogni in assenza di un contesto o una figura di supporto e tende a richiedere al partner richieste affettive incongruenti, fino a determinare ciò che teme maggiormente: la fine del rapporto. La dipendenza affettiva si manifesta sia in una coppia che nei confronti di un genitore, oppure un familiare, un amico o una persona che abbia una certa autorità.

La co-dipendenza

Una particolare forma di dipendenza affettiva è la co-dipendenza, condizione multidimensionale che comprende varie forme di sofferenza o annullamento di sé, associati alla focalizzazione delle proprie attenzioni sui bisogni di un partner dipendente da sostanze o da attività. Nel 1986 Cermak individuò quattro tratti distintivi del co-dipendente:

  • la tendenza a investire continuamente la propria autostima nel controllo di sé e degli altri;
  • la tendenza ad assumersi responsabilità altrui o di situazioni non controllabili, pur di soddisfare i bisogni del partner;
  • la presenza di stati d’ansia e mancata percezione dei confini tra sé e l’altro;
  • l’abituale coinvolgimento in relazioni con persone con dipendenze, disturbi del controllo o co-dipendenti. 

Dipendenza affettiva e struttura di personalità

Il bisogno di protezione e la scarsa autostima sono il tema di fondo di chi soffre di love addiction, alimentato da credenze secondo cui la propria felicità dipende completamente dalla vicinanza di una persona supportiva. La dipendenza ha origine nell’infanzia e nel rapporto con chi si è preso cura di noi. Accade spesso che a soffrire di dipendenza affettiva siano soggetti che da piccoli credevano di non essere degni d’amore oppure che i loro bisogni non fossero importanti. Questi, infatti, non riescono a sviluppare, a causa di esperienze negative con i caregivers, una struttura psichica adeguata e tendono a sopravvalutare l’altro in maniera irrealistica. Solitamente, i genitori dei soggetti sono limitanti e iperprotettivi, al punto da sostituirsi ai figli nelle scelte, oppure lassisti.

La dinamica di coppia

Il dipendente tende a scegliere inconsapevolmente partner evitanti, anaffettivi o problematici perché ha una percezione di sé come persona non meritevole di amore. La dipendenza, infatti, è una dinamica a due.
Il dipendente perciò si dedicherà completamente all’altro, fino a sentirsi sovraccarico oppure fino alla ribellione: avvertirà poi un crescente senso di colpa e cercherà di recuperare il rapporto. In caso di rifiuto, cercherà subito una nuova relazione.
Può anche accadere che, di fronte alla ribellione, il partner risponda con atteggiamenti e reazioni maltrattanti: il soggetto, sentendosi responsabile di questi comportamenti, tenderà a idealizzare ancora di più il partner stesso.

Superare la dipendenza affettiva

Per superare la sofferenza legata alla dipendenza affettiva, il primo passo è diventare consapevoli dei propri schemi, riconoscere le trappole emotive e cognitive.
Sarà perciò utile e necessario un percorso di psicoterapia, mirato a comprendere il proprio funzionamento, modificare i legami di attaccamento, migliorare la propria autostima e sviluppare l’assertività.