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La “Battered Husband Syndrome” (Sindrome del Marito Maltrattato) è un fenomeno che descrive la violenza domestica subita dagli uomini da parte delle loro partner femminili. Questo termine è stato coniato da Steinmetz nel 1978 per indicare le varie forme di abuso psicologico, economico e fisico che gli uomini possono subire. Nonostante la prevalenza di studi sulla violenza contro le donne, questa sindrome mette in luce un aspetto meno noto della violenza domestica, in cui le donne sono le autrici delle violenze. L’obiettivo di questo articolo è esplorare la natura, la portata e le implicazioni di questa sindrome attraverso la letteratura disponibile e le testimonianze di vittime.

Ricerca e dati

Numerosi studi scientifici hanno esaminato la “Battered Husband Syndrome”. La ricerca ha evidenziato che, sebbene meno comune rispetto alla violenza contro le donne, la violenza contro gli uomini esiste e può essere altrettanto dannosa. Diversi studi hanno trovato che la violenza nelle coppie può essere reciproca, con una significativa percentuale di casi in cui la violenza è perpetrata dalle donne. Ad esempio, una ricerca canadese ha rilevato che nel 35,2% dei casi di violenza domestica, le autrici erano le donne. Inoltre, il 50% delle relazioni violente risultava reciprocamente aggressivo, evidenziando come la dinamica della violenza di coppia sia complessa e bilaterale.

Gli uomini vittime di violenza sono spesso riluttanti a denunciare gli abusi, un fattore che contribuisce alla sottostima di questo fenomeno. Studi come quelli di Hines et al. (2007) riportano che il 29,1% delle vittime maschili che si rivolgono a helpline subisce stalking, e nel 27,7% dei casi, le donne abusanti usano armi durante gli attacchi.

Le testimonianze delle vittime

Un obiettivo chiave di questo studio è stato quello di dare voce agli uomini vittime di abuso. Le testimonianze raccolte dal Centro di Ascolto e Terapia per uomini abusati presso l’Università degli Studi di Milano hanno rivelato storie di abusi psicologici, fisici ed economici. Ad esempio, un uomo ha descritto come sua moglie lo abbia accusato falsamente di abusi sessuali, portandolo a perdere la sua casa e i contatti con la sua famiglia. Un altro caso riguarda un uomo che ha subito violenza fisica ed è stato accusato falsamente di pedofilia, perdendo il diritto di vedere suo figlio per due anni prima che le accuse venissero ritirate.

La percezione culturale

Una delle maggiori sfide per gli uomini maltrattati è la riluttanza a denunciare gli abusi a causa di norme culturali che si aspettano che gli uomini siano “forti” e non vittime. Questo stigma culturale rende difficile per gli uomini ammettere di essere vittime di violenza domestica, e spesso comporta una mancanza di supporto da parte delle agenzie di aiuto. La società tende a vedere gli uomini come i principali perpetratori di violenza, il che contribuisce alla sottovalutazione del problema della violenza contro gli uomini.

Le ricerche dimostrano che gli uomini sono meno propensi a cercare aiuto rispetto alle donne. Negli Stati Uniti, programmi come la Domestic Abuse Helpline for Men (DAHM) offrono supporto specifico per gli uomini vittime di violenza domestica, fornendo assistenza legale e accesso ai servizi sociali. Tuttavia, tali iniziative sono ancora limitate rispetto alle risorse disponibili per le donne.

Implicazioni e conseguenze

Le conseguenze della violenza contro gli uomini sono simili a quelle subite dalle donne, includendo sintomi depressivi, abuso di sostanze e malattie mentali. Reid et al. (2008) hanno trovato che la violenza psicologica è più frequente e duratura di quella fisica, e che le vittime maschili spesso soffrono di depressione e abuso di sostanze. In alcuni casi, le vittime arrivano al suicidio a causa dell’intenso stress e dell’isolamento sociale.

La violenza contro gli uomini può includere abusi psicologici, economici e sessuali. O’Sullivan et al. (1998) hanno riportato che il 18,5% degli uomini intervistati ha subito coercizione sessuale da parte delle partner. Inoltre, le false denunce di abuso, come quelle di pedofilia o violenza sessuale, sono strumenti utilizzati per ottenere vantaggi legali nelle cause di separazione o divorzio, danneggiando ulteriormente le vittime.

Conclusione

Riconoscere e trattare la violenza domestica contro gli uomini con la stessa serietà riservata alla violenza contro le donne è cruciale. La “Battered Husband Syndrome” è un fenomeno reale che necessita di maggiore attenzione da parte della società, dei ricercatori e dei servizi di supporto. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e risorse adeguate possiamo sperare di aiutare tutte le vittime di violenza domestica, indipendentemente dal genere. La creazione di programmi di supporto specifici per gli uomini e la promozione di una cultura che riconosca e condanni tutte le forme di violenza domestica sono passi fondamentali verso una società più equa e giusta.