Seleziona una pagina

Il cordone ombelicale: se non si taglia, è come non essere mai nati davvero

da | 15 Apr 2025

Si nasce due volte. La prima è biologica: quel momento in cui il corpo della madre si separa da quello del figlio. Il taglio del cordone ombelicale segna l’inizio della vita autonoma.

Ma c’è una seconda nascita, meno visibile e molto più complessa: quella psicologica.

E quel cordone, simbolicamente, a volte resta lì. Invisibile, ma avvolgente. Nutriente e tossico allo stesso tempo.

Se non si taglia quel secondo cordone, non si nasce mai davvero.

Un legame che diventa prigione

Il legame originario con la madre è vitale, fondativo. Ma se quel legame non si evolve, se non si trasforma, rischia di diventare una catena affettiva che blocca la crescita.

Non si riesce a pensare con la propria testa, a sentire i propri bisogni, a desiderare in autonomia. Si vive per non deludere, per restare fedeli, per essere “il figlio giusto”.

Così si resta lì, psicologicamente nel grembo. Con un corpo cresciuto, ma con una libertà emotiva ancora compressa.

La paura di separarsi

Separarsi non significa rinnegare. Tagliare il cordone non significa “non amare”.

Significa dare dignità alla propria identità. Significa scegliere la propria strada, anche quando è diversa da quella che gli altri si aspettavano.

Il dolore della separazione è reale, ma è il dolore della nascita: quel passaggio necessario per poter iniziare a vivere in prima persona, non più attraverso l’altro.

La terapia come secondo parto

In molti percorsi terapeutici, una delle fasi più profonde è proprio questa: aiutare la persona a “nascere” psicologicamente.

A riconoscere quel cordone ancora attivo: fatto di sensi di colpa, di obblighi impliciti, di aspettative familiari mai messe in discussione.

E piano piano, in un lavoro lento e spesso doloroso, iniziare a separarsi senza sentirsi colpevoli.

Conclusione: essere nati non basta. Serve anche nascere da sé.

Tagliare il cordone non è un gesto di rottura, ma un atto di coraggio.

È scegliere di esistere come individui, di vivere secondo la propria verità, di amare senza dipendere, e di essere liberi senza tradire.

Perché si può anche avere quarant’anni, un lavoro, dei figli…

Eppure non essere ancora nati davvero.

Potrebbe interessarti: