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Con l’avvicinarsi del Natale, ci immergiamo in un’atmosfera festosa, ma non tutti viviamo questa stagione allo stesso modo. Per alcuni, il Natale è sinonimo di felicità e riunioni familiari, mentre per altri può portare nostalgia e stress perché si tratta di un periodo dell’anno in cui si vivono – o rivivono – emozioni direttamente correlate alle esperienze diffuse. Oggi, in vista delle festività imminenti, esamineremo insieme come queste emozioni emergono e come possiamo affrontarle in modo sano.

Natale: quali sono i nostri sentimenti nei confronti di questa festività?

Il modo in cui viviamo il Natale è influenzato sia dagli eventi che ci hanno riguardato da vicino che dalle esperienze che abbiamo vissuto durante l’infanzia. Da bambini, infatti, il Natale viene spesso associato alla magia, ai regali, alla condivisione di momenti felici con la famiglia: pertanto, è più facile che a prevalere siano le emozioni positive. Bisogna però tener conto di come questo periodo viene percepito e affrontato dagli adulti più vicini ai bambini. Una delle emozioni che si prova maggiormente durante le feste da adulti è l’ansia, che fa capolino per diversi motivi:

  • Le incombenze lavorative che chiudono l’anno;
  • La partecipazione a impegni quali pranzi aziendali, cene o riunioni;
  • L’acquisto di regali e cibo per le riunioni di famiglia.

Questi impegni possono far percepire come impegnative le festività natalizie, con un aumento dello stress che può divenire anche considerevole.

Christmas blues, esiste davvero?

Il cosiddetto Christmas blues è una condizione, non codificata, caratterizzata da un abbassamento del tono dell’umore e da una sintomatologia di stress e ansia che colpirebbe alcune persone durante le festività. Secondo un sondaggio dell’American Psychological Association, il 38% degli intervistati dichiara che il proprio livello di stress e irritabilità aumenta durante le festività. Le cause, oltre a quelle già citate, riguardano l’eccessiva commercializzazione delle feste, il ricordo e la mancanza di affetti importanti e l’abitudine a fare un bilancio dell’anno trascorso che può generare malessere e disagio emotivo. Nella maggior parte dei casi, il Christmas blues rientra al termine delle vacanze ed è un fenomeno transitorio che non interferisce a lungo termine con l’adattamento e il funzionamento delle persone. In alcuni casi, invece, questo prosegue ed è possibile che ci si trovi di fronte a un disturbo affettivo stagionale.

Il Natale e le emozioni

In questo periodo più che mai è importante cercare un momento per tutto noi, in cui poter identificare le emozioni che proviamo e domandarci perché ci sentiamo in un determinato modo. Capire le nostre emozioni, infatti, ci permette di provare, gestirle e vivere in accordo con ciò che accade intorno a noi. Al tempo stesso, non dobbiamo mettere pressione su noi stessi sforzandoci di essere felici: impariamo piuttosto ad accettare il nostro umore e ad adattarci alle situazioni nel miglior modo possibile.

Come? Relativizzando, dando cioè a tutte le cose la giusta importanza. Ciò significa che possiamo vedere il Natale come un periodo in cui non bisogna stare bene a tutti costi, risolvere tutti i problemi in sospeso oppure partecipare obbligatoriamente alle varie riunioni cui veniamo invitati. Relativizzare il momento ci fa sentire liberi di viverlo a modo nostro, accogliendo e rispettando tutte le emozioni che proviamo. Se, per esempio, il Natale ci fa provare delle emozioni negative, prendiamone atto e approfittiamo delle giornate di riposo per dedicarci a noi stessi, dandoci così la possibilità di stare meglio. Possiamo, inoltre, stabilire obiettivi e traguardi emotivi solo nostri, iniziare a lavorare per raggiungerli e concentrarci sul desiderio e sulla motivazione di cambiare. Il nostro stato d’animo dipende da noi: approfittiamo delle feste per far luce e rinascere.